AMORE CORTESELa concezione dell’amore nei poeti latini e greci si fonda sulla parità dell’uomo e della donna nel rapporto amoroso, sulla reciproca passione e realizzazione del desiderio. Gli elementi che caratterizzano l’amor cortese sono:
1. il culto della donna è impareggiabile e in certi casi divino (degno di venerazione)
2. Posizione di inferiorità dell’uomo rispetto alla donna amata. L’amante presta il suo omaggio alla donna e resta in umile adorazione di fronte a lei = “servizio d’amore”.
3. L’amore è perpetuamente inappagato. Non è amore spirituale, platonico ma presenta spesso accese note sensuali: ma il possesso della donna è quasi irraggiungibile
4. L’amore genera : sofferenza, tormento perpetuo
5. L’amore genera : gioia, pienezza vitale.
6. L’amore ingentilisce l’animo in quanto amare è un continuo esercizio di perfezionamento interiore
ad esempio Andrea Cappellano amore è “fonte e origine di ogni cosa buona” ,
“cortesia”: solo chi è cortese può amare “finemente”, ma a sua volta l’”amor fino” rende cortesi.
7. Amore adultero fuori dal vincolo coniugale. Si teorizza che nel matrimonio non può esistere amor
“fino”. Il carattere adultero dell’amore esige il segreto, che tuteli l’onore della donna.
8. L’amore è una passione esclusiva dinanzi a cui tutto si svaluta.
Romanzo cortese-cavalleresco
Gli autori di romanzi cortesi sono chierici colti, grandi signori. Sono scritti in lingua d’oil. Nato nel nord Francia, il romanzo
cortese è tratto da leggende bretoni. Ricordiamo su tutti Chrétien de Troyes e le varie versioni del romanzo di Tristano ed Isotta
nel romanzo l’amore ha un ruolo preponderante, importanza centrale dei personaggi femminili.
Il romanzo è privo di riferimenti storici e tratta materie leggendarie e fiabesche. Riferimenti al patrimonio folklorico delle antiche popolazioni celtiche della Francia e dell'Inghilterra ( leggende bretoni ). Attorno al mitico ré Artù ( Arthur vissuto nel VI sec. d.C. ) si riuniscono su un piede di parità attorno alla "tavola rotonda" Lancillotto, Galvano, Ivano, Perceval.
Nel romanzo domina l'elemento meraviglioso, fiabesco, fantastico e avventuroso ( leggende celtiche precristiane)
Nel romanzo dominano tendenze centrifughe: i cavalieri partono a caso in cerca di avventure per provare a se stessi, il loro valore, la loro forza nell’esercizio delle armi, adoperandosi nella liberazione di giovani donne in pericolo il romanzo ha una struttura aperta, le avventure si possono susseguire fino all’infinito intrecciandosi tra di loro