Mare blu |
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| “La matematica di un distacco” (M. Cortese/M. Cortese – F. Gazzè)
"Non posso dirti addio che è una parola fuori moda, non posso dire amore sarei uno po’ all’antica. Forse il tempo e le distanze sono la matematica di un distacco in una storia sotto scacco. Io che alla vita mi ci aggrappo come un serpente dentro a un sacco in trappola che arranco con la mia testa intorno a un cappio striscio ancora qualche metro ma mi fermo come un cieco. Spengo e accendo la luce un po’ come se un solo momento e un gesto riportasse te che non sarai sola… Tutte le volte che ci starai male, tu non sarai sola tutte le volte mi verrai a cercare…
Io sono vittima inconsapevole della tua essenza non posso dirti addio e una bugia non è abbastanza. Forse un giorno, un mese, un anno saranno la fisica del mio ritorno ma per adesso sono stanco abbasso gli occhi, ti saluto e scusami se ho pianto. Terrei accesa la luce perché senza me hai perso anche te che non sarai sola… Tutte le volte che ci starai male, tu non sarai sola tutte le volte mi verrai a cercare e non sarai sola quando avrai voglia di ricominciare, tu non sarai sola e come sempre mi saprai trovare… ma saranno poche ore mi dirai che devi andare come se fosse un errore, una ferita da sanare che fa male male… non sarai sola tutte le volte mi verrai a cercare, tu non sarai sola e non sarai sola…"
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